Napoli, 3 mar. – (Adnkronos) – “Perche’ Luigi De Magistris no? Chiedo al Partito democratico di compiere per una volta un atto di umilta’ e di smetterla di tirare fuori dal cappello persone sconosciute ai piu’ che con Napoli hanno poco a che fare”. Lo ha detto l’avvocato napoletano dei diritti civili Elena Coccia, che ha rivolto un appello al Pd a candidare l’ex pm Luigi De Magistris a sindaco di Napoli. L’avvocato Coccia ha poi messo in “relazione la bella partecipazione dei cittadini alle primarie, indipendentemente dall’infausto esito di esse, con la grandissima manifestazione del 13 febbraio a Napoli promossa dalle donne. C’e’ una grande voglia di partecipazione che in questi anni ci e’ stata negata da quelle stesse persone che sono scese in lizza, fingendo di volere unire la sinistra ma in realta’ per dividerla -ha detto l’avv. Elena Coccia- Napoli ha bisogno di tutti noi, di Luigi De Magistris, bisogna includere non vietare”.
(03 marzo 2011 ore 21.04)
Sono sopratutto gli avvocati, in questo caso perfino un (sedicente) “avvocato dei diritti civili”, a non cogliere l’essenza sociopolitica di un pubblico ministero, per di più in carriera infraistituzionale, per di più in compagnia di un suo simile (del quale è emulo), per di più, con lui, a capo di un partito politico “del sette per cento”.
Eppure, potrebbero coglierla più di chiunque, ed anzi chi, se non loro, dovrebbe sociopoliticamente farlo?
A meno che ne siano i cortigiani, i più impudenti (perchè, ad un tempo, infedeli al loro mandato sociopolitico).