“Sbatti il mostro in prima pagina…”, era la recriminazione pubblica che denunciava come, la libidine di protagonismo sociale dei detentori del potere giudiziario fosse talora, criminosamente quanto impunemente, saziata col sacrificio iconoclastico, in prima pagina, del malcapitato nelle trame di qualche oscura e falsaria “soluzione processuale”.
Oggi quella incolpazione, peraltro irripetuta (a mostra della sua sconfitta sociale e della vittoria del suo oggetto) risonerebbe frusta, insensata, incomprensibile, nella iconoclastia quotidiana, sacrificale, di masse intere di innocenti, o di inaccertati colpevoli, perfidamente sbattute in ogni “prima pagina”, della comunicazione sociale, da stuoli di agenti, in divisa o in toga, di quel funereo potere, oramai insaziabilmente concupiscente, e dai loro “impaginatori”, fedeli e pedissequi, e compartecipi del bottino cannibalistico.
“Arzigogolo giuridico”, denomina la esplicazione interpretativa dei contenuti del diritto retrostante le decisioni giudiziarie nella vicenda Englaro, il “professore di diritto costituzionale” F Cossiga.
“Memento mori”: anzitutto esso, il monito, della ecclesia cattolica, con il quale ha, nella sua storia, terroristicamente conquistato e riscosso e conservato l’obbedienza assoluta ai suoi incondivisi precetti, esso è ciò che culturalmente, in parole meno succinte e dirette, resuscita il disegno di legge, del risorto potere clerolegoneonazifascista, del “testamento biologico”: che ti imporrebbe in vita, rammentandoti sadicamente che morrai, di scegliere come, tra i modi dal “disegno” previsti, ovviamente…
Legiferino associazioni temporanee, completamente rappresentative di chi le professi, sulle questioni “professionali”, esigenti concoscenza tecnica o scientifica, saperi particolari, non comuni, legiferino direttamente, senza “rappresentanti” di sorta, al posto degli incompetenti od orecchianti od origlianti o dilettanti o, quando ben vada, mestieranti, che da qualche tempo hanno “clandestinamente” e fraudolentemente invaso e occupato e requisito il potere legislativo, devastato, infamato la sua funzione…
Nelle “ronde”, le neomilizie del potere politico clerolegoneonazifascista oggi vigente, dovrebbero essere immessi, anzitutto, expoliziotticarabinierifinanzieri…goditori di pensione “sociale” ( a cari della società) a quarantanni, lucratori di vitalizio perpetuo, essi, che in mancanza sarebbero sopravvissuti di economia illegale “organizzata”, vaghi e nostalgici delle passate arroganze e prepotenze sulla povera gente, lì dovrebbero essere immessi, si diceva, secondo il perverso auspicio di un cosuccio prematuro (neonatale), maturato solo dall’etichetta parlamentare, vocettante, costipato, da un remoto microfono ministeriale…
“Purtroppo la responsabilità penale è personale” esclama iattante un poliziotto di un sindacato di categoria, da una faccia da guappo invitata e orgogliosamente ospitata a “domenica in”, di “raiuno”, da un irresponsabile “conduttore” (di soperchierie e demenze giuridicogiudiziarie), detto “gilletti”.
Che poco prima aveva esibito un (sedicente) avvocato penalista il quale, da una sbrecciatura fessa e casuale di una faccia suina, lamentava che le porte delle carceri fossero “girevoli”, per indagati presunti innocenti secondo Costituzione:
un patrocinatore infedele strutturale, sfuggito e sfuggente (chissà come o perché) alla disciplina dell’ ordine di appartenenza e alla comunità degli utenti, nonchè al cda della rai…
Il “vaglio” della avvocatura, in entrata o in esercizio, a riduzione quantitativa di essa (nella aspirazione recondita della sua eliminazione), è il disegno della magistratura contemporanea, mai vagliantesi o vagliata e per ciò funestamente operante, disegno a riduzione della domanda sociale di giustizia, in vista dell’adeguamento alla offerta, correlativa, che, essa magistratura, commisura alle sue concupiscenze di potere generale monarchico e locupletatorio, e che ammette, “di giustizia”, non più di quanto lo mantenga e lo giustifichi…
Il “ministero della semplificazione normativa” assegnato, dalla combriccola clerolegoneonazifascista, al portatore, da ministro della repubblica, sul petto, dei simboli della neo crociata cattolicocristiana contro gli infedeli musulmani, intese alludere, effettivamente, alle gesta quotidiane di semplificazione politico culturale dei contenuto delle leggi e delle procedure di approvazione, verso la legislazione delle ingordigie e delle passioni della combriccola, verso la sostituzione del suo potere governativo, esecutivo, a quello parlamentare, legislativo:
esempio recente, l’obbligo di accanimento terapeutico per decreto legge, dalla scontata conversione in legge, per “maggioranza parlamentare” precostituita dalla legge elettorale “porcata”…