La polizia del regime clerolegoneonazifascista, per giunta “berlusconiano” (tanto arrogante, cioè, da non temere di fregiarsi di una sigla da avanspettacolo), attizzata dalle ultime “ordinanze” ministeriali, vietando agli studenti, il seme del giusto nella ingiustizia diffusa (di fatti nemmeno uno, del regime, fu studente non fasullo, basti udirne o vederne…), vietando agli studenti dicesi, non a sé stessa, nè ai suoi omologhi o affini o simpatizzanti o mezzani o tolleranti, ognora infestanti strade piazze teatri schermi stampe, ogni spazio pubblico, vietando ad essi di sfilare pacifici a manifestare le loro irreprimibili istanze, li “carica”….
Al modo delle polizie degli “stati canaglia”, o “criminali”, o clerolegoneonazifascisti, appunto.
Contemporaneamente, un simulatore di fattezza umana, per quanto inimmaginabilmente scommisurato ad essa, inoltre ministeriale, si spinge ad eguagliare, da perfetto lilliputiano d’altronde, studenti e guerriglieri, con il desiderio recondito che siano sterminati, oltre che “caricati”.
E con tali equazione e voglia, nel corpiciattolo, tal beffa bioestetica, a quanto si dice, sarebbe, inoltre, un “docente”…
Nello stesso perverso torno di tempo, un avvocato “di successo” (fasullo ma tenace), dicesi un avvocato non un ministro un magistrato un poliziotto un popolano cruenti, comprensibilmente vaghi di pene corporali, da un improvvisato scranno parlamentare, ripetesi per gli increduli un avvocato per giunta (sedicente) “penalista”, divulga che la castrazione chimica dei rei sessuali, se “volontaria” (tale sarebbe quella che barattasse sé stessa con la carcerazione inderogabile!), sarebbe conforme alla Costituzione.
Dove è palese che se la avvocatura, argine storico al crimine istituzionale, connive tanto ad esso, anzi lo promuove, il regime stravince…