Oggi, Floris di “Ballarò”, celebrando l’anniversario dei morti proletari di Thyssenkrupp, martiri del capitalismo sacrificale, crede opportuno mettere, sulla scena televisiva di familiari dolenti, il solito magistrato, “che ha rischiato più volte la vita”.Senza neppure sospettare la dubitabilità, se non la falsità, storica, dell’attributo, elargito ad un intoccabile per ceto censo e protezione sociale; o l’indecenza del suo accostamento al martirio massivo e perenne dei proletari; o, tanto meno, di avere accanto l’esponente di un subcapitalismo sacrificale, di specie giudiziaria, che ogni giorno in ogni luogo, per errore o di proposito, per nulla o per poco, fa martirio di tanta umanità.Per spiegare la questione giuridica dei morti di Thyssenkrupp, industria accusata di omicidio volontario, Floris del televisivo Ballarò, nel giorno anniversario dell’eccidio, interroga un magistrato, nientemeno che “procuratoregeneraleonorariodellacassazione” il quale, con professorale sussiego, così esemplifica: se sparo per uccidere e uccido, “questo (sic) è “dolo diretto”; se sparo al buio per ferire e uccido, “questo” (sic) è “dolo eventuale” ; per cui fu omicidio volontario alla Thyssenkrupp.Ora, a parte che nella omissione di apparati di prevenzione di infortuni, quella di Thyssenkrupp, non si ravviserebbe dolo di ferire ma, semmai, colpa di non prevenire ferimenti, tutt’altra cosa, e che, quindi, l’esempio è sballato, nemmeno sa, Costui, che, se sballato non fosse, sarebbe esempio, scolastico, di omicidio preterintenzionale, che si ha quando, con dolo di ferire appunto, si uccida (ciò almeno fino che la magistratura, abolito l’omicidio colposo, non abbia abolito anche quello preterintenzionale, dando l’esclusiva a quello volontario).Che informazione ha fatto Floris con costui?E dato che, costui, sarebbe al vertice della “ suprema corte” quale giustizia, in generale, ci si può attendere? E ancora: la trasandatezza tecnica di Costui, moltiplicata per la quantità, sterminata, di affari penali annui amministrata dai suoi simili, che potrebbe esserne toccata, è meno catastrofica di quella di Thyssenkrupp? Nel leggendario Paese detto Iran, i suoi giudici, forti della sua legge, hanno inflitto 14 anni di prigione ad un maschio che avrebbe, per “libidine”, annusato l’ascella di una femmina.Nel non meno leggendario Paese detto Italia, vari “media” hanno gridato allo scandalo.Hanno abolito, qui, il reato di “violenza sessuale”, che, a stare agli “ insegnamenti” della magistratura, dovrebbe aversi ( anche) per atti simili, e perfino più casti?O hanno abolito le sue pene, che potrebbero salire a 17 anni di prigione?Se no: che demagogia fanno i “media”, occultano la immondizia legale del suolo
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