14 – 12 – 2009

Avevo supposto benignamente che la scorta armata di Berlusconi fosse privata e pagata da lui, potendo permettersi, plutocrate, tal facile pudicizia… apprendo che sarebbe privata solo nel senso che sarebbe composta da personale mediaset, tuttavia pagato dai Servizi e nei ruoli loro…
E tuttavia ciò ritorna a nulla davanti al fatto, indicibilmente eversivo, che, il predetto, avrebbe i Servizi, chiave di volta dell’intrigo politico cruciale, a sua scorta privata…

“Il Cile sceglie il suo Berlusconi”, dichiara trionfale Il Giornale dell’or detto, senza tema della, anzi puntando alla, associazione dell’appellativo nazionale più sinistro degli ultimi quarantanni e quello individuale del “cavaliere d’industria” più infausto degli ultimi ventanni…

Tartaglia avrebbe detto, subito dopo il lancio della miniatura del duomo, di Berlusconi:“io sono meglio di lui”.
Starà nella inferiorità etica essenziale, accresciuta da ipertrofia inconscia dell’io, del suddetto, la chiave dell’ “attentato“?
“Arbeit macht frei”, in cinica calligrafia e canzonatorio senso (il lavoro di concentramento e di incenerimento di masse di umani avrebbe liberato i suoi autori) non è dissimile, nella perversione semantica, da “little boy“, nome della bomba atomica che sarebbe stata gettata sul Giappone. Non dissimili inoltre nell’effetto, lo sono ovviamente nella causa, la bestialità umana...

Oltre quella menzogna genocida, nel campo di concentramento, stavano ebrei, zingari, polacchi, cecoslovacchi, sovietici, omosessuali, malati deformi. Generi umani avviati ad incenerimento sol perche invisi all’inceneritore, sol perchè alieni alla sua “visione” esistenziale.
Generi non dissimili e non per dissimile ragione concentrati, anche, nelle carceri italiane, e avviati ad incenerimento, talora non solo antropologico…

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