“Noi poliziotti e magistrati arrestiamo ingegneri architetti, ma la società non li esclude“..lascia scarpinare, in uno show televisivo antimafia imposto alla sua ingenua conduttrice, il procuratore generale di Palermo, che non ha alcun potere di arresto, in quella “carica“, nè ha alcuna facoltà di sindacare la reazione sociale agli atti giudiziari, e che quindi, svela, nel “noi“, la esistenza di un organismo unico, fatto di polizia e di magistratura unifunzionale e unifinale, montato sulla popolazione inerme, che in siffatto modo farebbe giustizia…
La prova certa che, oramai, la magistratura penale, ha assunto il potere ulteriore della decisione politica, anche istituzionale, è nella recente vicenda della nomina a ministro di (tal) Saverio Romano, che verrebbe preclusa dalla sua incriminazione per “concorso esterno in associazione mafiosa“…, un reato inesistente giuridicamente, solo e programmaticamente, dunque, espansivo di quel potere, la prova provata che, la magistratura, impera oltre o contro la legge..
peraltro, se, a quanto e’ detto, nella vicenda avrebbero agito anche “segnalazioni di servizi segreti“, di quel potere farebbe parte anche la “polizia segreta“, il “segreto” della tirannie..
Il “cardinale Bertone” ha pregato tanto, prima dell’incontro, perchè il presidente Napolitano, se non gli baciasse la mano, al meno si chinasse appena, a “riconoscerlo“…
Invano…
“Mi sono consultato con un avvocato” dice un promettente informatore ad un pubblicoministero che lo interroga, e che lo apostrofa: “ma perchè consultate gli avvocati, siamo noi la giustizia, consultate noi..”
acquisito funzionalmente il giudice, ora il pubblico ministero dirige verso l’avvocato…
la sua riforma della giustizia …