La violenza materiale, mortale o menomativa, delle squadre “politiche” fasciste, era stata sostituita dalla violenza giuridica, mortale o menomativa, delle squadre legislative, e, al seguito, giudiziarie e amministrative…insieme minacciavano o applicavano, senza processo (come nel “patteggiamento” o nel “rito abbreviato”), o con processo (come nell’ “accusatorio”), segregazioni mortali o menomative…
Il primo fautore e fattore e ad un tempo partecipe, culturale, delle due violenze strutturali appena dette, la Curia papalina, oggi elargisce solenni esequie a colui che aveva minacciato “la fede“, e la sua mostruosa edificazione teocratica, congetturando che fosse fasullo il sistema geocentrico, di riflesso antropocentrico, di riflesso cosmogonico (del creazionismo al seguito della bibbia), rispetto al reale, eliocentrico…
eppure la congettura era ovvia, appartenendo da oltre tremila anni al pensiero greco, in particolare quello di Anassimandro…
tremila anni dopo, dunque, nelle esequie di Copernico, si concelebravano quelle di Anassimandro…
d’altronde, la persecuzione di Copernico, coeva a quella del seguace Galileo, navigava sull’onda lunga della persecuzione del pensiero greco, che nel divieto di cognizione della sua letteratura, a cominciare da quella di Aristotele, aveva esaltato l’esordio dell’ascesa, al potere “secolare“, del cristianesimo ecclesiale…