3 – 04 – 2010

Sono già sedici, l’ultimo (non asimbolicamente) nell’ anniversario dell’ assassinio del Gesù, questo anno, i “suicidi” in carcere…, (in prevalenza) di giovani atterriti da esso, ove sono stati gettati, ingiustamente, per reati di pura superstizione “politicante” (in “droghe” o simili..), legiferati appositamente a colpire (a favoreggiamento di altri) i loro innocenti costumi, tra questi comunque ognuno bel lungi dal nuocere nocente quanto l’incarcerare esseri umani…più di uno a settimana, dopo i settantadue dello scorso anno…ora, se la incarcerazione degli umani sarebbe opera pubblica preposta alla “sicurezza” sociale dei liberi, ed alla rieducazione sociale degli illiberi…quale altra opera pubblica, volta a così edificanti scopi, suscita repulsione tale da morirne?
E quale altra opera pubblica, istituzionalmente salvifica, uccide tanto?
E quale altra opera pubblica, per tali irriducibili antinomie, mentisce tanto spudoratamente la propria essenza?

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