4 – 07 – 2009

La magistratura illuminata, nella persona di tal Borraccetti, si schiera contro la legge della incriminazione dei clandestini: intralcierebbe il lavoro dell’organismo…
Ha inteso attribuerle un merito?
Certo, non le attribuisce un solo demerito…

La nuova legge sulla incriminazione dei clandestini non porterà dolore, come teme il Vaticano, bensì legalità, nel Paese, declama il (pur ex) “giurista” “ministro degli esteri”, tal Frattini, il quale, imponendo l’interrogativo perché mai abbia avuto che fare col diritto se non si è astenuto dal promuovere tanto torto, trattiene dall’esigere che comprenda che la legalità che porterebbe è solo la sua, del suo governo, della sua congrega politica, legalità che contrasta quella, giusnaturale, costituzionale, della libertà di domicilio, di soggiorno, di circolazione, nel territorio dello stato, appartente a chiunque, e davanti la quale, la sua, è illegalità vera , profonda, criminosa (il codice penale al quale costui aggiungerebbe la sua legalità darebbe indicazioni attendibili sui reati che commette);

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