Non c’e’ “fumus persecutionis”, sniffa lo sterminatore delle popolazioni meridionali “di tipo mafioso” o, equivalentemente, “migratorio”, il razzinazifascista “Maroni”, scherano governativo dell'”antimafia” e alfiere dell’ “antimmigrazione” (bene armate), sulla richiesta di incarcerazione del parlamentare Cosentino, accusato, dalla magistratura napoletana, di “concorso esterno in associazione di tipo mafioso” (avrebbe raccomandato un finanziamento bancario ad una impresa che avrebbe edificato un “centro commerciale” in terra di “casalesi”!)…
non avrebbe sentore di persecuzione, dice (lui per giunta “avvocato”), l’accusa di un “reato” inventato di sana pianta dalla Polizia di Stato detta “magistratura penale”, per avere mano franca, oltre e contro la legge, nelle persecuzioni e nelle incarcerazioni di massa, delle popolazioni meridionali, mano più’ franca di quella del “generale Mori” (il fiduciario, della dittatura nazifascista del suo tempo, delle attività di sterminio)…
Invero il suo capobanda, Bossi (pur visibilmente “ignaro” forzoso), gli ha opposto, saggiamente, che “non c’e’ nulla negli atti”..
ma e’ stato subito rimbeccato, tuttavia, dalla voce (pur sbilenca e attorcigliata, uscente da un busto eppur parlante, nella inquadratura di un tiggi’ serale) di tal “lepore” (ablativo del sostantivo latino lepor, lepre in italiano), ex procuratore “ultrattivo” (attivo anche in pensione), “Lepore di Napoli”, per cui, Bossi, avrebbe dovuto “inforcare le lenti”, per vedere meglio, “negli atti”, vedere quanto visto da sette suoi “sostituti”, dal (“sostituto” loro, il ) gip che ha ordinato la cattura, dal (“sostituto aggiunto” di tutti loro) “tribunale del riesame”…
insomma, quanto, niente meno, visto da ben undici magistrati, un tanto vasto raggruppamento di tipo giudiziario…