La “allucinazione acustica collettiva”, insieme alla “non impossibilità” che fosse udibile quanto riferito (due enunciati contraddittori, invero, giacche’ la allucinazione implica che qualcosa, benche’ irreale, sia udito o visto, effettivamente, non potenzialmente) ha elargito impunità, nella omertosa escogitazione di un gip, a “uomini delle istituzioni”, “servitori dello stato”, i quali, nei verbali di ascolto di conversazioni intercettate, avevano trasfuso, in piena e falsificazione ideologica, quanto mai udito ne’ detto, ne’ udibile ne’ dicibile, ma redditiziamente teatrante, per essi, la incarcerazione dei conversanti, compreso un magistrato (e senza ispirazione della nemesi)…
Le mamme dei bambini “violentati” all’asilo di Rignano Flaminio dalle loro maestre, hanno inveito contro la sentenza che, assolvendo per insussistenza del fatto, ha liberato, i loro figlioli e se stesse, dal marchio a vita della violenza sessuale, che avevano cercato ad ogni costo, fin dalle prime denuncie, per amore dei figli, e di se’ stesse…