La magistratura (non solo) tarantina che vorrebbe demolire centomila lavoratori con le loro famiglie, l’acciaieria internazionale che essi alimentano, l’economia nazionale che essa sostiene, a tutela della salute d’essi e della popolazione circostante, dice, poichè bene primario e intangibile, la magistratura che ora si accingerebbe a sollevare conflitto di attribuzioni avverso il Governo che (con atto avente forza di legge, al quale essa potrebbe solo sottostare, a dire della Costituzione) ha deciso di tutelare contemporaneamente i lavoratori le loro famiglie l’acciaieria l’economia e la salute, constando oltretutto che non sarebbe possibile la tutela dell’insieme fermando l’acciaieria, che sarebbe possibile solo tenendola in attività, siffatta magistratura, dunque, del fiat justitia pereat mundus (implicante soltanto, oggi, per essa, esercizio di sovranità assoluta da qualunque controragione e controinteresse, del mondo circostante, esercizio di sovranità ultraterrena, divina), nemmeno si domanda come e perchè essa, viceversa, (abbia potuto e) possa improntare il suo lavoro, l’ufficio, l’economia inerente, alla distruzione della salute della popolazione, come e perchè possa fare, della distruzione professionale puntuale sistematica indefettibile, della salute, il proprio lavoro, addirittura, la istituzione, sociale politica etica economica, dalla quale imperversa…
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