Il furbetto del circolo Bilderberg, l’ “economista” professo degli affari d’esso e dei propri, l’eretista estetista di se’ stesso, detto (oramai) sinistramente “Monti”, approssimandosi al rendiconto delle sue malefatte tecnico politiche, avvezzo al sapere contadinesco (malgrado la boria dissimulatrice): “prender due piccioni con una fava”, prontamente consultato il suo souteneur, detto non meno sinistramente (e piu’ polisemicamente) “Napolitano” (colui che dovendo, per obbligo costituzionale, sciogliere un parlamento oramai destruito funzionalmente, affinché, ricostituendosi elettoralmente, emanasse un nuovo Governo, non adempiendo golpisticamente, anziché scioglierlo, impose il suo Governo, nominato “senatore a vita”, con abuso di potere per deviazione d’esso dallo scopo, quel furbetto), prendendo, costui, dicevasi, “due piccioni con una fava”, da un lato, dimettendosi “per protesta” alla (invero sprovveduta) revoca della “fiducia” dal più inaffidabile gruppuscolo degli occupanti abusivi del parlamento, si appresta a sfuggire a quel rendiconto, da altro, si appresta ad acconciarsi elettoralmente, per imporre al Paese qualche altro annetto di Circolo Bildelberg (per giunta, da “senatore a vita”, immune a vita per “i voti dati e le opinioni espresse” ….gli strumenti costituzionalizzati per la commissione impune di qualunque crimine politico….)…
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