Il senatore (a vita!) MarioMonti avrebbe ordinato ai “suoi” di “Scelta civica” di rendere evidente, alla elezione del presidente del senato, che avrebbero votato scheda bianca, sia sostando nella cabina per un tempo insufficiente alla formulazione del voto, sia mostrando la scheda prima della immissione nell’urna: cosi’, nondimeno, desegretando il proprio voto, contro apposito divieto, e il voto altrui, quello dei 5Stelle, ad esempio, se la matematica non può che attribuire ad essi i voti che hanno eletto Grasso.
Ora, se la immunità penale dei parlamentari, ex art 68 cost, è concessa per i voti dati e per le opinioni espresse, per il contenuto d’essi non per il modo della loro emissione, perché, l’anzidetto senatore, con “i suoi”, non potrebbe essere accusato di attentato ai diritti politici (art 294 cp), l’esercizio dei quali si avvalga della segretezza del voto e sia da questa garantito?
Il prefato senatore, d’altronde, impegnatosi, nella qualità di capo del Governo italiano, col Governo indiano, alla riconsegna dei due “marò” autorizzati a tornare in Italia per l’esercizio del diritto di voto alle ultime elezioni politiche, ha disatteso l’impegno non riconsegnandoli, suscitando le ire del Governo indiano, tali che, questo, minaccia ritorsioni di ogni sorta contro l’Italia, e vieta all’ambasciatore italiano in India, di lasciare il Paese.
Ora, a parte la questione se il senatore sia accusabile di reato di favoreggiamento (art 379 cp), della fuga dei due Marò dal Paese che li processa (per assassinio, di pescatori inermi), perché, egli, non sarebbe accusabile dei danni all’Italia giungano dalle ritorsioni indiane, compreso il “sequestro” dell’ambasciatore italiano?
Ma, a proposito, è sospettabile che, la canagliata internazionale del senatore, da cospiratore del circolo Bilderberg ove milita, oltre che da irresponsabile devastatore dell’ordine politicoistituzionale interno ed esterno, sia stata offerta al “centrodestra” nazionale, fervente protettore dei due “patrioti”, nella tessitura delle trame e nello sfogo delle brame, del summenzionato, per la presidenza del senato?