Dopo la scomparsa:
della separazione (politica) tra affare pubblico ed affare privato (avvento del berlusconismo, ogni altro modulo politico consenziente);
della separazione tra funzione legislativa del parlamento e funzione amministrativa del governo: il parlamento amministrerà affari privati o misti a pubblici o pseudo pubblici, il governo legifererà, per decreto, su essi (sviluppo del berlusconismo, ogni altro modulo politico consenziente);
della separazione tra cooptazione (nepotistica) ed elezione, quali strumenti (storicamente alternativi) della formazione del parlamento (maturazione del berlusconismo, ogni altro modulo politico consenziente).
E, quindi, dopo la scomparsa, col corpo (effettivamente) elettorale, del parlamento legislatore per esso, del governo amministratore per esso;
cioè, dopo la scomparsa, prima, della forma triadica (PRep. Parl. Gov.), poi della forma diadica (PRep. Gov.), della istituzione politica (centrale) dello repubblica, è rimasta la forma monadica, “a presidenza della Repubblica” (con i suoi “saggi”, dieci, evocativamente, quelli del Consiglio, detto X, della Repubblica di Venezia…).
Ebbene, nella teoria delle forme della democrazia, quale nome dovrebbe cercarsi e darsi, ad essa?