In una intervista televisiva della “annunziata”, l’ex premier “monti” divulga di volere un Paese nel quale sia “più difficile rubare per chi ruba, corrompere per chi corrompe…”
recrimina sulla facilità delle sue ruberie, non solo con la immeritata carica di senatore a vita, delle sue corruzioni, non solo con la profanazione di ogni potere pubblico?
Il vicepresidente del consiglio superiore della magistratura, tal Vietti (che, senza la contraffazione, pietosa, della doppia t del nome, sarebbe escluso per definizione dal consorzio sociale), in una concezione da stadio del rapporto magistratura politica (che assume quale binomio, neppure sospettando che sia monomio), vanta che la prima avrebbe preceduto la seconda, nella corsa alla esclusione, dal parlamento, del politico Berlusconi…ora, a parte che, se, tal contesa per tal primato, almeno essa, non lo inducesse al sospetto del monomio, avrebbe un grave deficit di comprendonio: che neppure colga, costui, che la priorità nel tempo, della magistratura, è del tutto temporanea, perché la sua sentenza non è definitiva, se fosse impugnata, lo diverrerbbe, prevedibilmente, ben dopo la decisione della politica sulla decadenza, mostra il grado di insensatezza, anche per faziosità, dell’organo che, altrimenti, non presiederebbe..
Questa voce è stata pubblicata in
frammenti. Contrassegna il
permalink.