11.09.14

“Associazione nazionale” e internazionale…

La procura di Milano, dopo quella emiliana che ha sciolto il consiglio regionale e la sua giunta, e che, alla nuova elezione, nomina i candidati e li elegge, essa, si diceva, nella sua deriva talebana, passa all’attacco dell’immagine internazionale della principale impresa internazionale, l’Eni. Perché avrebbe contrattato insediamenti con lo Stato nigeriano mediante  emolumenti a suoi funzionari, li’ del tutto leciti anzi elemento della intrapresa economica internazionale.
Può passare a questo attacco perché, quale Associazione Nazionale Magistrati vogliosa di esportazione del proprio immane  potere sociopolitico all’Interno, all’Estero,  si è fatta approvare, da un Parlamento completamente infiltrato di  propri partecipi e comunque ignaro per la penuria culturale e professionale dei suoi membri, una legge che trasforma in illecito nazionale il lecito extranazionale, che incrimina all’estero ciò che lì e scriminato, che sbeffeggia la clausola -principio universale della “doppia incriminazione” (all’interno e all’Estero), che assume ad “oggetto della tutela e della disciplina” la Pubblica Amministrazione estera anziché interna (eppure, i Delitti contro la Pubblica Amministrazione, del Titolo II del Libro II del codice penale sono “Delitti contro lo Stato”), addirittura, come visto, invertendone il lecito in illecito…
Con ciò, non soltanto devastando il principi e le norme del diritto italiano, ma, anche, devastando l’economia interna ed estera italiana, le ultime sue presentabili Imprese…insomma arrecando un danno incalcolabile e insanabile, al popolo italiano nel nome del quale essa, Associazione, sentenzia.
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