Secondo D. Gallo (MicroMega, 12 01 16, “La riforma costituzionale è la madre di tutte le battaglie”):
La Corte Costituzionale sarebbe “debole argine”.
Debole o, più esattamente, mancante argine?
Se la Consulta è eletta:
per un terzo dal Parlamento uscituscente dal porcellitalicum e per un terzo dal presidente della repubblica eletto dal parlamento uscituscente come detto:
la Corte, così composta, non sarebbe più mancante che debole argine?
E se per un terzo è eletta dalla magistratura:
poiché l’ “organo di autogoverno” di questa, il CSM, è presieduto dal presidente della repubblica, si torna da capo;
e comunque, poiché la magistratura non è elettiva, non potrebbe compensare (democraticamente) la pseudoelettività (porcellitalica) del parlamento e del presidente della repubblica;
e d’altronde, poiché (invero, profittando della pseudoelettività) si è impadronita della funzione (parlamentare) legislativa (“interpreta” le leggi del parlamento creativamente, cioè le fa al suo posto o contro od oltre esso: con ciò, inoltre, sopprimendo la “funzione giurisdizionale”), quante volte potrebbe giudicare costituzionalmente illegittima (l’oggetto del giudizio della Corte) l’opera propria?
Dunque, la Corte, sarebbe debole o mancante argine ?
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