Anti”famiglie” antifamiglia
L’imprigionamento carcerario, la dissoluzione materiale e civile delle popolazioni (prevalentemente) centro meridionali, perché “di tipo mafioso”, in esecuzione del mandato parlamentare avuto dalla polmagistratura nazionale con il 416 bis acuito perversamente dal 41 bis; il massacro, cioè, delle popolazioni organizzate familisticamente, in famiglie, in effetti ha ad oggetto queste, perché nucleo della “associazione di tipo mafioso”, che in esso d’altronde si esaurisce.
A nessuno dei familisti, tanto meno a quelli inneggianti alla “antimafia”, il fatto appare; ma non appare nemmeno ai sociologhi, ben lungi dallo spiegare in conseguenza l’evoluzione del sistema sociale italiano; e tanto meno appare ai politici, che quel mandato conferirono in parlamento, ben lungi dal prendere atto del disastro sociale.
Quindi, il tanto celebrato e celebrante familismo è illuso, avulso, ignaro del reale, suppone vivente un tessuto sociale in gran parte necrotico, e, follemente, lo ostenta .
La massa costituzionalmente illegittima
La massa intravvedibile nella diffusione massmediatica del colpevolismo, enorme, incontenibile, integra incostituzionalità di massa, davanti alla Costituzione drasticamente incolpevolista ( fino che si sia avuta la condanna irrevocabile dell’accusato).
E’ massa costituzionalmente eversiva. Insieme all’apparato massmediatico che la suppone.
Ed insieme all’apparato di polmagistratura che li origina, e li fomenta.
Ed è massa di tale estensione da assorbire o sopraffare culturalmente ogni altra. Da occupare dispoticamente la scena sociale e dettare un solo criterio, di cognizione valutazione scelta, di approvazione disapprovazione inclusione esclusione promozione destituzione, perfino di intrattenimento ricreazione sociali: accusato, non accusato, dalla polmagistratura.
E la mente collettiva è completamente inebetita, e generatrice incessante di crimine di genocidio e contro l’umanità…