“Il tempo è democratico” , dice a Formigli che gli ricorda il pensionamento.
Ma, smorzando l’effetto del pensionamento per abbarbicarsi al CSM, ha voluto un tempo aristocratico?
E di fatti insiste:la “decadenza” (dalla funzione in CSM) è “tassativa” (dice vantando, con Formigli ed il suo pubblico, nozionismo giuridico), deve essere prevista e la previsione non c’e’.
Ah si?
Il pensionamento quale (tacita ma indubitabile) causa di “decadenza” dalla funzione non la prevede a sufficienza?
Mi sono tolto il peso di 40 anni di servizio:Il peso della personale revisione sistematica del diritto, e della sua compulsiva propaganda?
Dissi al CSM :guardate che io vado in pensione, ditemi cosa succede…
Non sapeva che cosa sarebbe successo?
O si aspettava che, il Consiglio, la cosa la eccettuasse, si aspettava un’eccezione per sé, “democratica” quanto il tempo aristocratico di cui sopra?
Se il CSM o il Presidente della repubblica mi avessero detto di andare, l”avrei fatto…
Dunque non voleva andarsene malgrado il pensionamento?
E si aspettava da quelli l’eccezione?
Sul caso Palamara:I magistrati rispondono, i politici no…
Ma a parte che proprio a lui risposero caterve di politici della “prima repubblica” e a lui o a suoi pari han continuato a rispondere..
a parte che, se il magistrato Palamara ha risposto, è probabile che sia stato affinché nessun altro rispondesse :
dimentica le leggi dello Stato sulla irresponsabilità civile (assoluta! ) dei magistrati?
O la “giustizia domestica” , perché da e fra pari, sulla responsabilità penale?
Lei è un simbolo della magistratura…
e sullo sfondo appare la copertina di un suo libro dicente “io non ci sto ” (evocativo della riottosa esclamazione di altro magistrato – “prestato ” alla Presidenza della Repubblica!- , diretta a chi gli attribuisse mensili donazioni dai Servizi…)..
Io?
Io trascendente, centripeto, maiestatico?
Meno rimproverabile, tuttavia, delle masse che lo hanno eretto, o permesso…
pietro diaz