27.10.13

La GdF ha incaricato lo pseudocomico “fiorello”, guitto palermitano inspiegabilmente baciato dal successo, di captare benevolenza pubblica alla propria causa, di “forza dell’ordine” dello strozzinaggio tributario nazionale, causa giusta perché, dice genialmente quel tale, se ti è tolto il 60% del   guadagno (roba tua,  della quale e’ spiegato finora solo misticamente perché ti sia tolta),  ti avanzerebbe il 40% per cento, abbastanza cioè…
Da comico, ma anche da baro come ogni guitto emancipato allo scodinzolo dei potenti, nasconde che, il suo compenso, come quello di coloro dei quali è reggicoda,  sono precalcolati in modo che,  il rimanente, basti alla cupidigia…il loro, non quello dei più…

Avendo avuto che fare, il malfattore internazionale Bush, nell’anno 2002, con la intercettazione delle comunicazioni della Merkel, a quanto ora si capisce, vi ha avuto che fare il suo comalfattore (soprattutto nell’annientamento dei resti della civiltà mesopotamica madre di ogni altra),  l’irredimibile Berlusconi?
A ricordare che, costui, “mise in attesa” la Merkel, ai preliminari di un summit di capi di Stato europei, girandole intorno con un  telefonino (fittamente parlando kazako, disse, lui che parla molto a stento l’italiano) atto ad alludere allo spionaggio, se ne potrebbe avere conferma.
Tanto più convincente, se fosse vero che, una centrale di ascolto, avrebbe operato nel Consolato americano in Roma, e che i Servizi italiani, da lui a capo del governo dipendenti, se non vi avessero cooperato, non lo avrebbero impedito.

Dopo otto mesi di assenza dalla scena pubblica, ridivenuta osservabile, riappare, improvviso, il faccione insensato, ma corretto con strizzatine di labbra di naso e di occhi (quelli dei sauri) pseudofurbe,  di “gianfrancofini”, alla trasmissione della Annunziata dedita con particolare bravura alla divulgazione, in mezz’ora, dell’orrore materiale o morale della specie politica…
il quale, gaudioso, assicura che, quello appena passato, e’ stato il secondo ventennio, benché, purtroppo, a differenza del primo, orfano di Mussolini (certo non sostituibile da Berlusconi), e che è stato un  buon ventennio:
quello della ascesa al potere della cafoneria nazionale, abilitata dalla cosmesi della televisione berlusconiana?
ed assicura  che resterà in politica, benché non nelle forme passate:
quelle della direzione della macelleria sociale, dal palazzo della prefettura di Genova, in “scuola diaz” e “bolzaneto”, il terrorismo nero risorgente per sua mano? o quelle della dissoluzione di ogni (per quanto modesta) acquisizione sociale, politica, economica, giuridica, della “prima repubblica”?
quando dismettesse siffatte  forme, di lui, non  rimarrebbe che polvere…

Quando i traghettatori degli evadenti dalle guerre i dispotismi le ingiustizie le miserie, siano appellati “trafficanti di uomini o di esseri umani”… quando la conformità al diritto umanitario, della loro condotta, sia appellata con il suo contrario, per soli appellativi è legittimata  la loro persecuzione giudiziaria o, in mare aperto, il loro sterminio, con quello dei traghettati…
che basti così poco, allo sterminatore, per la sua azione, dà la misura della immensità, incontenibile,  del suo potere sull’uomo, e della soggezione, di questo, ad esso…

Per conoscere la differenza antropologica tra Alfano e Fitto basti conoscere quella tra le rispettive  facce.

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