Come distinguere D’Alema, che reclutò, nel piccì, il più scadente ma più efficiente degli esponenti del potere polgiudiziario italico, da coloro che, innumerevoli, prendono sottobraccio il poliziotto, per conseguirne i favori, ed quale è, in tale stato, la posizione e la funzione politiche di quel potere?
Il figlio del commissario Calabresi, per la glorificazione italica della morte del padre, a suggello definitivo del sospetto di omicidio che lo gravò, è divenuto direttore di un importante giornale nazionale (senza dubbio eticoestetico suo e del giornale): e qualcuno, il più servile e apologetico, gli domanda se “farà tesoro dell’insegnamento del padre“…
Non pare avere giovato, alla istituzione parlamentare, l’avvento, lento ma progressivo e ingravescente, della plebe sociale e subculturale, che in trentanni ha portato alla maggioranza assoluta il potere clerolegoneonazifascismo, e la ha trasformata, da organo elettivo a suffragio universale, in comitato di affari rinnovantesi per cooptazione.
Il secondo (più) radicale attentato alla democrazia (in senso letterale: quale demos effettivamente governante, direttamente o indirettamente, per rappresentanza completa di ogni sua parte socioculturalpolitica) lo porta ancora una volta l’autore del primo, “mariottosegni“, stavolta accompagnato da un rustico in spoglia accademica, al quale hanno giustamente attribuito, non solo per la faccia ma anche per la inconsapevolezza democratica della sua iniziativa, di essere un “docente di agraria”, mentre egli rivendica scompostamente di essere un docente di “costituzionale”, e senza che nulla abbia a ridire la associazione dei costituzionalisti italiani…..
Alla coppia dei due chiarissimi “professori” è d’altronde possibile accreditare che poco colgano che la loro tecnologia elettorale, assunto al primo atto, al potere politico, il clerolegoneonazifascismo berlusconiano, al secondo lo immortalino….
I delitti politici sommi, di fatti, non sono interamente coscienti…