08/02/2014 Delibera Assemblea Straordinaria del 7 Febbraio u.s. |
Riportiamo qui di seguito la delibera dell’Assemblea Straordinaria Generale degli Iscritti del 7 Febbraio 2014.
L’Assemblea Generale Straordinaria degli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Cagliari CONSIDERATA la gravissima compressione dei diritti dei non abbienti attuata attraverso la drastica ed ingiustificata riduzione delle risorse da dedicarsi alla loro difesa, da sempre assicurata ai più deboli in modo pieno e qualificato dall’Avvocatura, cui si è ritenuto da ultimo di imporre, senza preventiva concertazione, un ulteriore taglio dei compensi, in alcun modo commisurati alla quantità e qualità dell’opera prestata. RITENUTO intollerabile, poiché gratuito e rispondente a deplorevole demagogia, il malcelato tentativo di addossare la maggiore responsabilità del cattivo funzionamento della giustizia e dell’eccessiva durata dei procedimenti giudiziari principalmente agli Avvocati, senza tenere in alcuna considerazione il servizio da loro reso quotidianamente per assicurare a tutti una effettiva difesa e le risorse economiche che costantemente l’Avvocatura immette per tentare di ovviare alle gravi carenze di mezzi, strumenti e perfino materiali d’uso comune, i cui oneri dovrebbero essere assicurati dai pesanti costi richiesti per l’accesso alla giustizia. Con totale svilimento della funzione difensiva, determinato e reso ancor più sensibile, quanto intollerabile, dalla pratica giudiziaria quotidiana, nella quale all’Avvocato si chiede di assumere un ruolo di supplenza rispetto alle carenze organizzative degli uffici. PRESO ATTO che il Ministro della Giustizia ha disatteso ogni tentativo degli organi rappresentativi dell’Avvocatura di intraprendere un dialogo, gli interventi sopra richiamati costituiscono l’unica risposta che il Governo ha ritenuto di dover rendere ai cittadini, noncurante dei continui richiami della Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo avverso la constata inefficienza ed inefficacia del sistema giustizia” che, si ribadisce, “impediscono di fatto l’effettiva tutela dei diritti dei Cittadini, quali la dignità sociale e l’uguaglianza davanti alla legge, con riflessi negativi in merito al pieno sviluppo della persona”, ledendo i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, della Convenzione di Tutela dei Diritti Umani e della Carta Europea dei Diritti dell’Uomo. CONSIDERATO più specificamente e con viva preoccupazione, che i citati interventi, troppo di frequente attuati attraverso l’illegittimo ricorso alla decretazione d’urgenza, con riflessi negativi sotto il profilo sostanziale, processuale e sistematico, comportano la palese e grave violazione: • degli artt. 3 e 24 comma 1 della Costituzione, che garantiscono a tutti i Cittadini l’effettiva possibilità di agire in giudizio per la “tutela dei propri diritti ed interessi legittimi”; CONSIDERATO ALTRESÌ • che l’art. 2 comma 7 della legge 146 del 1990, come modificata dalla legge 83/2000, stabilisce che “le disposizioni relative al rispetto dei termini di preavviso minimo e di indicazione della durata dell’astensione non si applicano nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale”. DELIBERA • l’astensione degli Iscritti da ogni attività nelle udienze civili, penali, amministrative e tributarie, a decorrere dal giorno 11 Febbraio 2014 ad oltranza, fino a quando non saranno manifestati da parte del Ministro della Giustizia e del Governo segni concreti di voler instaurare un confronto ed una concertazione con gli Organi Istituzionali e politici dell’Avvocatura sulle riforme ed i temi della Giustizia; Cagliari, lì 7 Febbraio 2014 Il Consigliere Segretario Il Presidente |