“Legalità” della polmagistratura italiana
Le peggiori dittature allignano all’ombra della legge…Charles de Secondat, Baron de Montesquieu.
Renzi salito su D’Alema, Veltroni, Bersani
…se ho potuto vedere più lontano degli altri è perché sono salito sulle spalle dei giganti che mi hanno preceduto…Isaac Newton
e De Gasperi si imbattè in Grasso
Il sessantennio della morte di Alcide De Gasperi, liberatore del popolo italiano, lo celebra Grasso, il procuratore nazionale antimafia presidente del senato della repubblica, imprigionatore della parte meridionale di esso, da lui, e dal legislatore caudatario, all’uopo denominato “criminale”;
penosamente estraneo alla storia politica italiana, lo fa leggendo pappagallescamente alcuni brani di un libro altrui, ovviamente, con dizione da siciliano incolto : “voio vrriccoddare attravvesso…”
Renzi garantisce le giunte politiche militari nel mondo
In Thailandia la giunta militare che ha preso il potere ha subito abolito il Senato, d’altronde, ha detto, è una misura democratica che, inoltre, permette il risparmio di una inutile spesa pubblica, come ha riconosciuto perfino il capo del partito italiano fondato da Gramsci e da Bordiga…
Politica dei disoccupati e occupazione della politica
Una moltitudine di disoccupati si sarebbe candidata alle elezioni politiche comunali siciliane, alla conquista del “salario minimo” ante literam (prima della legge che lo istituisca)…
si sarebbe candidata anche una moltitudine di poliziotti, sopratutto nei comuni “sciolti per mafia” (dai medesimi, ovviamente, e dai loro referenti “antimafia” )…
qualcuno ha obiettato che lo avrebbero fatto per speculare sui “permessi pagati”…qualche altro potrebbe obiettare, più densamente, che lo fanno per lanciare l’ultima versione dello Stato di polizia: quella “democratica”…
Renzi il “votatore di scambio”
Il contitolare di una società ambulante di vendita di giornali (ma con sede in Toscana, non in Marocco), strabiliantemente, anche per questo Paese, divenuto segretario del partito fondato da Gramsci e da Bordiga e capo del governo della repubblica, promessi per tempo, elettoralmente, 80 euro circa a diecimilioni di italiani (un numero propiziante la vittoria elettorale), nella busta paga compilata a pochi giorni dal voto, accanto alla elargizione ha fatto annotare, perché non fosse dimenticato: “decreto Renzi”…
ora poiché è da escludere che, tra quei dieci milioni, non vi siano “gruppi mafiosi” o di “affiliati alla mafia” (sopratutto alla luce delle frettolose qualificazioni sociogiuridiche perorate dal suo attuale suggeritore antimafia, l’amico di “Saviano”, tal Cantone), codesto incredibile facinoroso della politica avrebbe commesso, secondo le leggi irresponsabilmente approvate dal suo stesso partito, “voto di scambio mafioso”, ex art 416 ter cp (se obiettasse che non ne avrebbe avuto consapevolezza, che, cioè, non avrebbe avuto dolo del delitto, gli si potrebbe rispondere che avrebbe avuto finanche certezza statistica, dello scambio della offerta con voto mafioso o paramafioso)…
andrebbe fatto notare ai grillini, che col suddetto partito, d’altronde, hanno approvato quell’articolo di legge penale..