13.09.14

Nel califfato lombardo subdolamente insediato dal leghismo bossiano a supporto berlusconiano or è un venticinquennio, dopo innumerevoli nefandezze arriva l’ultima, a sostegno della lotta contro la procreazione “eterologa” legittimata dalla Corte Costituzionale abolitrice di una delle prime e più fondamentalistiche leggi di esso: “la procreazione non è un diritto ma un dono”…(ora, a parte che,  nella oscillazione tra la preistoria e la storia, tra il periodo del “dono”, per lo più divino ed il periodo del “diritto”, per lo più terreno, sfugge al califfato che, la procreazione, ebbe anche il periodo della “punizione”: “partorirai con dolore” profetò il libro della Genesi…, nemmeno coglie, il califfato lombardo, nella sua ottusità costituzionale e di principio, che l'”eterologa”, per principio, e’ un dono…

Libertà di apologia della fucilazione dei miserabili
Taluna propaganda in camicia nera sempre più al vento ampia è meno moderata di quella dell’ “arma dei carabinieri”: mentre questa si leva il cappello dinanzi alla salma del sedicenne, incolpevole di tutto eccetto che di vivere nei bassi napoletani, che ha bellicosamente fucilato sul posto… se lo leva il riconoscente, il misfatto, se non resipiscente, …la stampa ipermilitarista e costituzionalmente poliziesca, dei peggiori organi della (dis) informazione italiana, Libero e Il Giornale, esalta quella fucilazione …

La “concussione ambientale” 
Al servizio bieco e cieco della magistratura, che gratificava il partito della “Democrazia Cristiana” di varie immunità, Ciriaco De Mita, alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, provoca la caduta del Governo Craxi che voleva la responsabilizzazione civile dei magistrati, tuttavia Craxi ottenne che, il predetto, indicesse il referendum popolare sul tema. Stravinto dalla maggioranza dei favorevoli all’appello craxiano (ma anche Panneliano etc),  esso  fu “abrogato” da una “legge dello Stato” preparata patrocinata e vistata dal Guardasigilli Giuliano Vassalli…la magistratura celebrava il trionfo: la legge delle prerogative di antico regime, la assolutezza, del suo potere, era introdotta da un esponente del Partito socialista, ex partigiano, per giunta avveduto giurista penalista, Giuliano Vassalli.
Ma non bastò alla magistratura questa vittoria, giacche, appena poté, pochi anni dopo, mandando  avanti un proprio scherno, ex poliziotto vicino ai servizi segreti (ignorante giuridico e generale costituzionale e magistrato), Di Pietro, iniziò la persecuzione giudiziaria di Craxi e del craxismo, fino a cagionarne la morte..

La “concussione ambientale” effettiva…
Quando Flaminio Piccoli, uno dei capi nazionali del partito “democrazia cristiana”, invocava provvidenze, alla magistratura, di multiforme privilegio che la avrebbero condotta al rango di casta, a chi  gli segnalava l’inopportunità politica e l’iniquità sociale della abolizione del principio di uguaglianza a vantaggio dell’istituzione che, dalla sua applicazione generale, traeva funzione, secondo F. Cossiga, egli rispondeva: “oh, qui ci arrestano tutti”… spiegando bene,  più o meno consapevolmente, che le rivendicazioni della predetta hanno a mezzo immanente, vero o presunto,  non altro che il ricatto: per la legge penale, la “concussione” (più’ o meno diretta);  spiegando bene, con ciò’, in quale tipologia di potere socioeticopolitiico essa andava  collocata.
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