Renzi i furbi…
L’azienda (di distribuzione ambulante di giornali, ma di diritto italiano, non marocchino, come potrebbe immaginarsi…) che Renzi “babbo”, sindaco “dem” di Rignano sull’Arno , avrebbe mandato fraudolentemente in bancarotta (delitto tra i più gravi, della legge penale, quella “fascista”, anteriore all’ “aggiornamento” “repubblicano democratico e antifascista”, che gli ha anteposto di gran lunga la detenzione di marijuana e di “materiale pronografico”..), é quella che assunse Renzi “fiio”, prossimo alla elezione a presidente della Provincia di Firenze, quale dipendente, così da accollare a questa l’obbligo di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per la sua carriera lavorativa (al meno secondo la prassi giudiziaria, invero, con reato di truffa in danno di ente pubblico) ?
E, il costo della retribuzione dell’assunto fittizio, ha dissipato patrimonio dell’azienda (anche) per cio’ fallita?
E sarebbe giuridicamente ipotizzabile che l’assunto fittizio, Renzi “fiio”, sia, per ciò, concorso nel delitto di bancarotta fraudolenta commesso da Renzi “babbo”?
E, conseguentemente, è sospettabile che le tresche renzine con la magistratura (al di là di contrarie apparenze..), principalmente: la nomina della vigilessa, sorella del magistrato dr Manzione, a capo dell’ufficio legislativo del Governo della Repubblica… la nomina di un fervido partecipe della Associazione Nazionale Magistrati, il magistrato dr Cantone, a capo della “Anticorruzione” nazionale… la (quasi) nomina, a Ministro della Giustizia, del liquidatore giudiziario delle popolazioni meridionali in quanto tali (e per ciò, strategicamente, dette “di tipo mafioso”), il magistrato “dr Gratteri”, e via elencando…, è sospettabile che le tresche renzine, dicevasi, abbiano avuto la mira, al meno riposta, del conseguimento dell’ impunità ( per se’ e per altri e per altro, tant’altro..)?
Diaz