L’ambizione universitaria del carabiniere
” La professoressa”, figlia, ha finalmente dato fondo al sogno, dell’ “appuntato”, padre, di razionalizzare la farneticazioni inquisitoria, già, casermale ora accademica, della apparizione di segni di “criminalità’ organizzata” nella (già, martoriata da incubi millenari di oppressione repressione asservimento avvilimento sottomissione) nell’isola di Sardegna…
Se il sogno del padre aveva la trucidità del plebeo accasermato, e la razionalizzazione della figlia ha il chiarore del parvenu accademizzato, in entrambi i casi ha operato un pensiero paranoico, volto per ingiusto contrappasso alla offesa della popolazione che li ha generati…
con una differenza tuttavia, che mentre al tempo del padre vigeva un diritto penale comune, moderatamente offensivo del corpo sociale, oggi, al tempo della figlia, ne vige uno speciale, anzi marziale, che giunge a sbarazzarsi dei suoi oggetti, cose o persone sole o raccolte in gruppi quando non in popolazioni, per la sola caratterizzazione etnica…
come nel diritto penale nazirazzifasciislamicinosoviet
Tuttavia “la professoressa” ha l’onestà (involontaria) di declinare una competenza che non potrebbe essere più lontana dal diritto legale o giudiziario, di declinare la sua piena incompetenza…
Ma si sa, il penale tira e attira , i necrofili, si intende…
Astensione dal voto contro la magistratura?
E’ sicuramente multifattoriale la spiegazione della astensione dal voto alle ultime elezioni regionali emiliane e calabresi…
rettamente multifattoriale, per la insondabilità e la imponderabilità, immediate, delle cause …
tra queste, quindi , se ne potrebbe individuare una, finora omessa o trascurata se non impensata:
nel rilievo che, entrambe le regioni, sono andate al voto dopo la eliminazione giudiziaria dei presidenti in carica;
nel sottorilievo che, la eliminazione, è avvenuta per “delitti contro la Pubblica Amministrazione”, gestiti da una magistratura essenzialmente creativa, in sporadico rapporto col diritto legale;
fra essi, ha primeggiato l’abuso d’ufficio, che tuttora, malgrado plurime riforme legislative contro intrusioni indebite del potere giudiziario ne “l’Esecutivo”, non è riuscito ad allontanare la magistratura (non amministrativa ma penale..) dalla Amministrazione, e dagli Amministratori, comunali provinciali regionali nazionali, revocati non dagli elettori ma dai magistrati …
Ora si potrebbe ipotizzare:
se il corpo elettorale si fosse astenuto, indignato o sconfortato od oltraggiato o irato, contro la spoliazione delle sue prerogative e garanzie di corpo elettorale dello Stato?
Paramento curiale…
Il partito “della sinistra” aveva affidato l’ufficio di difensore penale dei propri iscritti all’avvocato apparente, ben compensato da megalomania della specie istrionica, e dalla credulità dei suoi assistiti, così, indifesi anche da lui…
“qualunquismo” anche giudiziario . ..