La supplica di un incarcerato
“Sono un pericolo per la società ma sono anche un essere umano, perciò datemi la morte”…
L’unica obiezione, etica, dell’incarcerato in atroce pena, è la rivendicazione del diritto di morire, riconosciuto quello, dell’incarceratore, di portarlo a morire; di fatti si reputa socialmente pericoloso, come lui pretende e di cui lo convince…
neppure sa ipotizzare che la pericolosità sociale, generale, perché istituzionale, statale, di lui, potrebbe essere incomparabilmente maggiore della sua, fino a potere essere completamente creatrice e simulatrice della sua…