8 – 06 – 2009

Il potere polgiudiziario della Corea del Nord ha inflitto dodici anni di lavori forzati a due giornalisti Usa condannati per ingresso illegale nel territorio dello stato.
Il potere polgiudiziario italiano potrebbe infliggere fino a trentanni di reclusione per ingreso illegale finalizzato (a fine di sfruttamento di prostituzione o ad altri evanescenti impalpabili e falsificabili fini).
E, trentanni, non di lavori forzati ma di sarcofago carcerario putrefattivo.
Quale potere polgiudiziario è più efferato, quale Paese è piu antiumano…?

Si diceva che in varie città giudiziarie del meridione d’Italia, i giudici delle incompatibilità e dei conflitti di interessi altrui, e delle soluzioni “transattive” di esse costituenti reato, sempre incombenti, non lo fossero mai dei propri, o che, per dissimularli, “esperti di diritto” quali erano, imbarazzanti connubii ad effetto giuridico nello stato italiano, li facessero ad effetto giuridico nello stato vaticano, “sposassero in chiesa“, insomma, accuratamente…

Il “libero professionista” incongruo, e ciò malgrado ambizioso di successo, connubesse, di diritto o di fatto, con un pubblico ufficiale, o, sempre di diritto o di fatto, gli si apparentasse, suggeriva un teorico delle iniziative più appropriate nella competizione borghese moderna, che avesse richiesto menzogna, frode, corruzione, o minaccia, violenza, concussione.
Insomma, secondo lui, solamente la contiguità all’ufficio pubblico valorizzava i meschini e i farabutti…

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