Il giorno 10 agosto 1944 quindici partigiani fuorono uccisi ed esposti in mucchio a piazzale Loreto, in Milano. E tuttavia ancora si domanda o si disapprova, perché o che il 29 aprile 1945, in quello stesso piazzale, siano stati esposti i cadaveri di Mussolini e della sua accompagnatrice, e quelli di quindici fascisti…
Dopo Cinà che medicava mafiosi, anche Mercadante, che faceva altrettanto, è stato condannato per “associazione di tipo mafioso“, quello a sedici anni di carcere, questo a dieci.
Chi d’altronde dubita che, nella paranoia odierna degli inquirenti, chi mantenga in vita il mafioso, manterrebbe in vita l’associazione cui appartenga?
I due piemme requisitori dell’ultima condanna hanno esultato: finalmente è sancito che le nostre convinzioni non sono chiacchiere, e, anzi, che la mafia ha rapporti con apparati della società civile; dissimulando che chi lo ha sancito è il loro “doppio”, travestimento del requirente in giudicante, del verbo dell’uno in quello dell’altro, e, soprattutto, che la medicina salvatrice è la pietra di paragone della requisizione annientatrice…
“Sono pedofili e dunque vadano a processo“, esclama un ossesso, il quale nemmeno sospetta che, la parola evocherebbe, letteralmente, tutt’altro che delinquenza, bensì amante dei giovani, curatore loro. L’ossessione moraleggiante maligna, di fatti, ha origine nella ignoranza e nella superstizione, e sbocco nella bestalità…