Al celiologo di successo, dacché è penoso reduce della Sinistra, “micheleserra”, parrebbe sproporzionato, ha detto, che cadesse il Governo ove, con la vittoria del No, non passassero al referendum:
la brutalizzazione del primario agente politico del Popolo, il Senato, l’eliminazione del CNEL organo ausiliario (per la programmazione economica) del Governo, la falcidia statocentrica dei poteri legislativi delle Regioni..e via dicendo.
Rimpicciolitore spontaneo degli avvenimenti del mondo storico, burlatore instancabile delle sue dinamiche (e, quindi, insensibile già alle definizioni in quei termini dei “prodotti boschi”), non sorprende che non colga, il predetto la piena proporzione tra la malafatta di un Governo che si è fatto potere (contro)costituente dei valori dell’antifascismo scritti sulla Carta, si e’ fatto quindi (necessariamente) potere (neo)fascista, e la caduta d’esso a seguito della neoresistenza referendaria.