Una nozione di Terrore …
“La terreur n’est autre chose que la justice prompte, severe, inflexible“: Il terrore non è altro che giustizia pronta, severa, inflessibile.
Dunque, ogni giustizia pronta severa inflessibile, in una parola la giustizia della magistratura penale universale, è Terrore?
Sì, a rigor di logica.
Tanto più ove si osservi che, nella superficie giudiziaria del Globo, impiccagioni decapitazioni fucilazioni gassificazioni elettrificazioni iniezioni letali, fustigazioni lapidazioni mutilazioni, desaparizioni cellulazioni guantanamazioni, sono tutte ben al di la d’una “justice (semplicemente e solamente) ) prompte, severe, inflexible”: esse fanno mattanza dell’umanità che incontrino; e son le più numerose delle sue pratiche.
Quella preziosa e sociopoliticamente assai istruttiva informazione, d’altronde, non viene da “Davigo”, benchè presidente di una associazione indifferenziata di inquisitori e giudici e giudice egli stesso in Cassazione penale, e (non solo per ciò) monoideizzante la colpevolezza universale: “non esistono innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti”.
Viene da Robespierre, anno del Terrore 1793…