Se la Boschi non smentisce quel di lei si dice ( che sia stata l’autrice della mozione contro il governatore di Banchitalia), cio’ e’ vero. Se la Boschi lo smentisce, e’ ugualmente vero.
Vero comunque insomma, pure in casi opposti.
L’Illogismo ricorda la regola probatoria dei processi alla stregoneria, ove sarebbe stata strega chi, immersa nell’acqua, fosse affondata, , ma anche chi galleggiasse, “perche’ assistita dal demonio” (ovviamente, non e’ che la regola non avvertisse l’illogismo, ma lo spianava con logica incondizionatamente condannatoria, insensibile a qualunque limite, intrinseco od estrinseco).
E ricorda anche, l’illogismo, la logica della colpevolezza universale di origine e propaganda davighiane, per la quale gli innocenti non sarebbero altro che colpevoli da scoprire.
Logica che non ha limite nella funzione del suo autore e del diritto che dovrebbe applicare: per la distinzione di innocenti e colpevoli. Ma non ha limite nemmeno nel coinvolgimento del suo autore, giudice innocente e colpevole non ancora scoperto (si fa per dire.), ovviamente.
Ma, cio’ ricordato, il punto:
chi mai avra’ siffattamente dissertato sulla Boschi (benche’ reproba)?
Ma il direttore del quotidiano dei condannatori d’Italia, istituzionale e non…
ma Travaglio…
La cui penofilia, d’altronde, e’ in effetti pseudologia.
P.Diaz