Due indiani lavoratori del circo, necessariamente “migranti“, sono stati accusati di reato di immigrazione clandestina, il gestore del circo per sfruttamento di essa, questo fatto, rettamente inquadrato giuridicamente, è reato punibile con ventanni di carcere, se non cinquanta (astrattamente, quando fosse aggravato).
Legulei che possano colpire finanche la innocente e fiabesca vita circense, e con così distruttiva e irragionevole violenza, sono criminali-pazzi contro l’umanità…
Nell’anno 2006, in Italia, il 31% degli omicidi, uno su tre, ha avuto base in famiglia, il 12% nella “mafia“.
Questa è punibile, in sé, con trentanni di carcere, quella è benedetta dal papa da dio e dagli uomini, chi la tocchi o la sfiori è scomunicato o bandito o carcerato. Politicamente, il ben diverso tasso di micidialità non spiega affatto il ben diverso trattamento etico e giuridico.