Il moto antiborbonico napoletano del 1799, spinto da intellettuali aristocratici o borghesi, emulatori dei rivoluzionari francesi di dieci anni avanti, fu represso e sconfitto dal potere borbonico e dai suoi accoliti mediante ricorso al “popolo”, alla cenciosa plebe napoletana: fu essa ad eccitare il boia dell’anno successivo, assiepata intorno al palco delle impiccagioni.
Non diversamente da quanto farà duecento anni dopo il potere berlusconiano, che radunerà la eccitante plebaglia piccolo borghese intorno ai palcoscenici dei suoi boia legislativi e giudiziari…
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