26 – 12 – 2009

A Nixon, presidente degli stati uniti..che lo chiama al telefono per congratularsi della sua vittoria al campionato del mondo di scacchi, Fisher disse: sia breve sono stanco…
Per ciò, dopo l’attentato alle “torri gemelle” poté dire: chi la fa l’aspetti…

Primo Mazzolari, sacerdote, esordì con la riabilitazione di Giuda, attribuendo a tutti il suo “tradimento” per trenta denari, ai quali tutti prima o poi cederebbero; prosegui facendosi arrestare pur di non intonare il “te deum” per il fallimento dell’attentato a Mussolini; e, poi, facendosi chiudere dal “santuffizio“, nel 1951, la  rivista che soffiava il suo spirito: infine, tuttavia, ebbe la comprensione del papa del “vaticano II“, tra i pochissimi “incarnazione di cristo“.
Per tanto sacerdote, “non uccidere” era imperativo categorico, chiunque lo violasse, chiunque (…..), sarebbe stato imperdonabile: nella comunione dei cattolici, un eversore…

Le consulenze le distribuivano entro l’ambito istituzionale sia perchè ne fosse influenzabile il contenuto sia, sopratutto, perchè restassero nell’ambito i lauti compensi, che disciplinatamente venivano spartiti.

La pastorale del vescovo sarebbe inammissibile perchè “politica“, bercia il leghismo con i suoi esponenti più in vista, dando riprova d’essere peste culturale orribilmente epidemica, giacche nè sa cosa sia la “pastorale”, per duemila anni il primario discorso politico del sistema sociale cattolico e genericamente ecclesiale, nè sa, contemporaneamente, che cosa sia la politica.
Nella regressione traumatica al passato prefilosofico, quello del nomadismo antropico, di un agglomerato etnico atavizzante, eversivo degli ordinamenti giuridici e sociali vigenti.

Il cannibalismo implica la distruzione per assunzione di quanto comporti una minaccia, esso è sacrale, rituale; è possibile ravvisarne forme moderne, la incarcerazione fagocitativa della (minaccia della) ” criminalità “. Un’ora dopo che John Williams, il maggiore convertitore al cristianesimo dei missionarii inglesi, sbarcò nell’isola di Erromango (dell’arcipelago di Vanuat a Sud del Pacifico), gli indigeni lo uccisero e lo mangiarono, dal colore della pelle avevano desunto la minaccia della loro distruzione socioeticopolitico e personale.
Il loro cannibalismo, tuttavia, a differenza di quello “anticrimine”, non fu  visionario.

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