Terroristi di stato iraniani, organizzati e diretti dal capo nazionale della polizia, hanno arrestato trenta donne, perchè genitrici dei manifestanti che avevano appena ucciso: esecuzioni capitali immediate per i primi, arresti ( e probabilmente torture e stupri) per le seconde, come da protocolli “giuridici” di tutti i terroristi di stato…
L’uomo bianco si apposta con la carabina e spara due colpi ferendo un paio di neri li’ stanti con quattrocento consimili per la raccolta delle arance, a venticinque euro al giorno di sedici ore, che altrimenti marcirebbero, perchè i bianchi non accettano quella paga, che d’altronde i coltivatori non potrebbero variare, per non perdere di che vivere essi stessi, nella piana di Gioia Tauro.
I neri, fieri, si ribellano alla ingratitudine del gesto, i bianchi si armano e li attaccano, molti fuggono, altri sono catturati e reclusi, per ordine del capo delle polizie italiane, il “ministro Maroni“, in vari “centri di accoglienza”, affinche’ vi rimangano a tempo indeterminato.
Per lui, per il governo italiano ove siede, per la comunicazione unanime dello schieramento politico ove milita, sarebbe stata tollerata per troppo tempo, la presenza dei neri, sarebbe stato elargito troppo “buonismo”, agli sfamatori della popolazione coltivatrice della piana di Gioia Tauro:
tolleranza zero annunciano ringhiando, i neonazirazzisti…
senza che un “procuratore” uno li incrimini…