Non possiamo lasciare che il nostro corpo sia in balia dei poteri, esorta severo Beppino Englaro rivendicando, per tutti, il diritto di morire esercitato dalla figlia Eluana in vita artificiale..
senza nemmeno sospettare della universalità della esortazione, ad esempio, rispetto alla sorte dei corpi nelle mani dei poteri polgiudiziari penali.
La ANM protesta per la diffusione di alcune mail di alcuni associati, troppo sgangherate nella opposizione alla (civile) riforma della giustizia penale, denunciando violazioni della privacy…
essa, la magistrarura associata, che, della privacy, sia con l’irruzione incessante nelle privatezze individuali altrui, sia con la divulgazione (massmediaticamente preorganizzata) di quanto così predato, riproduce i totalitarismi polizieschi del secolo scorso che disconoscevano le prerogative individuali, e li riproduce per motivi strutturali, non razionali, giacchè l’uso dello stigma penale, per giustificarsi, è del tutto pretestuoso, e vale solo a dare parvenza di giustizia all’immane sopruso: il giusto ingiusto l’ingiusto giusto, secondo il modello storico della falsificazione giudiziaria della storia…