“Posso fare il professore?” Intenta il capo del governo, con frenesia da scolaro appena incaricato di insegnare, con ansia da insipiente che teme siano palesi le sue quisquilie, con modi da parvenus attento a celare la propria origine…
e, autorizzato a fare il professore, con lieve condiscendenza, da un conduttore tv che tuttavia lo ha realisticamente equiparato, quale ospite della propria trasmissione, al cantante Fossati come al cronista Gramellino come alla soubrette Littizzetto come al collaboratoredigiustizia Saviano, come al giudicepredicatore Colombo, (autorizzato) fa emettere, alle corde vocali ingessate, monofone:
“la zona euro non e’ a rischio”…
dopo, tolto il panno del “professore”, meditata lungamente la coniugazione al futuro della terza persona singolare del verbo “riverberare”, (forse) incagliato nel sostantivo “riverbero”, coniugando da questo, espelle: “riverberà”…
indi, rimesse nell’astuccio le corde vocali ed il gessetto protettivo, eretta la schiena nella posa che gli consente (pietosamente) di sentirsi “er più'” davanti a chiunque, rilasciato un saluto, esce di scena…
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